La lanterne magique di Elisabeth Frolet
La verità è che io vivo sempre nella mia infanzia, giro
negli appartamenti in penombra, passeggio per le silenziose
vie di Uppsala, mi fermo davanti alla Sommarhuset ad
ascoltare l'enorme betulla a due tronchi. Mi sposto con la
velocità di secondi. In verità, abito sempre nel mio sogno e
di tanto in tanto faccio una visita alla realtà.
I. Bergman, La lanterna magica.
1.
L'artista abita, indossa il sogno insieme alla realtà.
Delimita spazi, li riempie, o li lascia vuoti. ‘Gioca'
con le camere che gli vengono offerte per esporre, proietta
sulle pareti corpi, forme, linee; a volte inventa innocue
fantasmagorie.
(come quelle che terrorizzavano gli spettatori dell'800,
ancora lontani dalle nostre ben più inquietanti
spettacolarizzazioni mediali/medianiche, che ci fanno
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